Le ore di lavoro richieste per una badante o un collaboratore domestico variano a seconda che questo conviva o meno con l’assistito. Di seguito le principali caratteristiche.
In una singola giornata lavorativa, una collaboratrice o un collaboratore domestico possono lavorare per un massimo di:
Il monte ore settimanale massimo consentito è:
Va specificato inoltre che l’orario giornaliero dei collaboratori domestici conviventi può arrivare per contratto fino a 30 ore settimanali nel caso di:
Le 30 ore settimanali in questi casi devono essere interamente distribuite tra le ore 6.00 e le ore 14.00 oppure tra le ore 14.00 e le ore 22.00; in alternativa, devono essere interamente collocate in non più di 3 giorni settimanali (sempre con il limite massimo di 10 ore non consecutive).
Oltre al normale orario di lavoro, può essere richiesto alla badante di lavorare oltre l’orario stabilito, sia di giorno che di notte. Anche negli straordinari sussiste la differenza tra convivenza e non.
In caso di convivenza il datore di lavoro, nel richiedere ore lavorative straordinarie, deve comunque tenere conto che la badante convivente ha diritto al riposo per 11 ore continuative nell’arco della giornata e, qualora il suo orario di lavoro non sia interamente collocato nelle fasce orarie 6-14 o 14-22, anche a 2 ore di riposo supplementari.
Si considera tale la prestazione lavorativa svolta nella seguente fascia oraria:
Non rientrano nell’orario di lavoro: